Cacocrazia : malapolitica italiana e legge di prevalenza dei peggiori

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È una nuova antropologia, amaramente provocatoria, a volte la semineria, a volte disperata e distrutta, delle politiche italiane, inesorabilmente segnato dal seme di Caino, con i personaggi che hanno origine in fratricidio e stupro. Una politica "corpo", per metterla con Totò de Curtis, inevitabilmente "brutta e cattiva", perché nessuna politica è "bella", come voleva W.Veltroni. Più convince il grido strisciante di Stenka Razin Brigand, fatto precisamente dal poeta Evtushenko e ripreso da Fabrizio de Andrè: nessun zar è buono e nessun potere innocente. In politica, la regola universale della prevalenza del peggiore, per la quale, al massimo, in casi molto rari, sono concessi casi di fortuna per sperare solo nel governo del minimo peggio, come un'alternativa unica al governo di ciò che peggiore.

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