LA RESPONSABILITÀ PER L’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PERICOLOSE: L’interpretazione giurisprudenziale dell’art. 2050 c.c. dal 1942 al 1987

LA RESPONSABILITÀ PER L’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PERICOLOSE: L’interpretazione giurisprudenziale dell’art. 2050 c.c. dal 1942 al 1987 è un libro scaricabile gratuitamente in EPUB, PDF e MOBI dell'autore Massimo Colangelo

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LA RESPONSABILITÀ PER L’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PERICOLOSE: L’interpretazione giurisprudenziale dell’art. 2050 c.c. dal 1942 al 1987

Nella vita agitata dei nostri giorni, tende sempre più nella sfera legale a provare qualcosa di nuovo e cercare l'ultima novità, sentirsi vecchio, qualcosa di più o inutile, tuttavia, se è un buon caso, la pianta del nostro codice civile Non è il seguente da parte delle regole già create e applicate dagli antichi romani. Fino agli anni ottanta del secolo scorso, l'interpretazione giurisprudenziale e dottrinale procedeva lentamente, principalmente non separata dalla maggioranza che si rivolge a un certo problema e, se da un lato potrebbe non essere nel passaggio con il tempo, almeno consentito di avere un maggiore legame . certezza. I giudici del merito, quindi, hanno avuto un maggiore rispetto delle decisioni emesse dalla Corte Suprema che, essendo meno impegnata per il giorno corrente, è diventato ancora più disponibile a considerare l'effetto dei giudizi legittimità verso il sistema giuridico nazionale. Va detto che l'impianto giuridico di trent'anni fa è stato meno complesso di quello attuale, perché meno influenzato dalla legislazione comunitaria e dalle leggi speciali. Va inoltre notato che, se in passato potrebbe essere un ostacolo alla lentezza della "evoluzione giurisprudenziale (spesso in ritardo negli sviluppi regolari da parte della rivoluzione tecnologica e del computer), oggi eccessivo dinamismo, porta a una proliferazione di frasi spesso in contrasto l'un l'altro o, ciò che è peggiore, rilasciato senza tenere conto della direzione delle decisioni più elevate (dalla verità anche nel senso indifferente). L'uso degli strumenti IT e i primi database giurisprudenziali strutturati su base digitale (che ha iniziato a Si applicano ai primi anni ottanta), hanno influenzato le frasi attuali, che dipendono generalmente dalle decisioni successive a questo periodo (come quelle precedenti, ora si trovano in Massimariari carta o monografie che non sono più consultate per mancanza di tempo). Questo libro (che è quindi la mia tesi di laurea in giurisprudenza), quindi, propone di riempire questo divario e fornire contributi giurisprudenziali dal passato, gli organi di giudizio, un determinato valore e utilità. Il lavoro mostra i giudizi principali emessi rispetto all'esercizio delle attività pericolose, relative all'applicazione dell'art. 2050 introdotto con il codice civile del 1942, dalle origini, fino all'arrivo del sistema IT. Nello specifico, l'importanza dello studio di questo istituto è fondamentale, poiché consente, attraverso un'interpretazione elastica, di regolare tutti i casi relativi all'esercizio di attività pericolose che non sono ancora state ordinate da leggi speciali. Dalla duttilità di questo strumento, è vissuto attraverso l'uso effettuato dalla giurisprudenza del merito, per regolare la questione della protezione dei dati personali, ha recentemente considerato un'attività pericolosa, prima che fosse regolamentare da una legge speciale. A livello dottrinale, d'altra parte, la tesi cerca di spiegare e confrontare le due principali teorizzazioni che regolano il sistema di responsabilità civile o quella della responsabilità oggettiva, proposte dal trimarchi e che si basa sull'ingresso del pericolo suggerito dalla Commissione, nonché il parziale che lo supera, attraverso il suggerimento di "canalizzazione dei rischi", in particolare in materia ambientale. Questa ultima teoria tenta di interpretare l'arte. 2050 C.C., come standard quadro per identificare l'argomento finale che risponde a qualsiasi danno causato da attività pericolose, al fine di compensare le ferite giuridiche per le quali è difficile quantificare o identificare i singoli contributi alla creazione di rischi. La mostra di questa teoria è finalizzata a proteggere i consumatori e i soggetti deboli, per cercare un'unica persona di contatto in grado di rispondere e garantire civili.

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